Val di Fiemme
Andando in uno dei numerosi Uffici Turistici, c'è la possibilità di avere il calendario degli eventi e delle manifestazioni nei vari comuni della valle.
C'è la possibilità di fare passeggiate di fondovalle per famiglie con accompagnatori di territorio, che coinvolgono soprattutto i più piccoli mostrando, e facendo toccare con mano, alcuni aspetti della natura che altrimenti non avremmo avuto l'occasione di osservare.
Alcune iniziative sono organizzate degli impianti di risalita, come ad esempio "Le Giovani Marmotte del Cermis" alle Alpi del Cermis (simile a "Saranno piccoli Rangers" proposto negli anni precedenti).
Niente paura, oltre che avere la possibilità di vedere un bellissimo arcobaleno, ci sono sempre delle attività proposte dal Museo geologico di Predazzo.
Volendo ci si può spostare e vedere se il tempo è più clemente, magari con l'intenzione di andare a Bolzano ma fermarsi ad Aldino a vedere il Geoparc Bletterbach, ovvero il parco geologico Bletterbach di Redagno/Aldino proclamato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità, nel versante sud-occidentale delle Dolomiti, sul versante altoatesino del Corno Nero e Corno Bianco, che con il suo Canyon potrete ammirare l'evoluzione della terra e della vita da una prospettiva insolita.
Come detto precedentemente alcune iniziative sono organizzate degli impianti di risalita, dove sul Latemar puoi fare l'eccezionale incontro con la celebre star "Rocky la Roccia" che ti svelerà, in esclusiva, i segreti di rocce e minerali, lungo una breve passeggiata sul Sentiero Geologico al Passo Feudo.
SENTIERO GEOLOGICO DELLE DOLOMITI
Le rocce e i fossili del Latemar raccontano la storia di un mare tropicale e di grandi vulcani, ora territorio delle Dolomiti. Se vuoi fare un viaggio nel tempo fino a 250 milioni di anni fa, imbocca il Sentiero Geologico delle Dolomiti dal Passo Feudo. La parte meno impegnativa di questo percorso arriva fino al Passo di Tresca, lungo il sentiero n. 515.
L' escursione, adatta ai bambini, dura un' ora e mezza ed è costellata di bacheche espositive.
Ma ciò che fa di te un giovane ricercatore è il libretto e il kit che ti saranno consegnati a Gardonè. La tua escursione diventerà un' affascinante avventura attraverso prove sul territorio, quiz e giochi. Al tuo arrivo, se avrai completato la missione, riceverai un dono.
Se poi ti rechi al Museo geologico di Predazzo con quanto raccolto ed il libretto compilato, potrai ricevere un altro dono.
LA FORESTA DEI DRAGHI - "AVVENTURA CERCA DRAGHI"
Nella Foresta dei Draghi le potenti creature alate che popolano il Latemar hanno lasciato vistosi indizi che rivelano il loro desiderio di mostarsi. Cerchiamo i segni del loro passaggio lungo un percorso incantevole realizzato in collaborazione con l' Istituto d' Arte Soraperra di Pozza di Fassa. Qui studenti e professori hanno esposto le "prove" che testimoniano la presenza dei draghi. Sono vere e proprie opere di Land Art (Arte del Territorio). Chiedi il libretto che narra la storia di un drago! Emozionanti giochi metteranno alla prova le tue abilità di Cerca Draghi.
Se completi il libretto, riceverai un piccolo dono da un' esperta dragologa.
La valle, assieme alla Val di Fassa e alla Val di Cembra, costituisce il bacino idrografico del torrente Avisio, affluente di sinistra del fiume Adige.
Con i suoi 11 paesi, è delimitata da celebri monti come la Catena del Lagorai, le Pale di San Martino nelle quali è compresa la vetta più alta della valle, la cima della Vezzana (3.192 m s.l.m.) e il gruppo del Latemar. Inoltre, si trova in mezzo a due parchi naturali: quello di Paneveggio Pale di San Martino e quello altoatesino del Monte Corno. Due parchi vicini ma diversi per la varietà della flora e della fauna. L'intera Val di Fiemme può essere definita un vero e proprio parco, grazie alla vastissima estensione di boschi che, coltivati in modo rispettoso da secoli, hanno rappresentato, specie nel passato, una fonte di sussistenza per la popolazione locale.
Queste foreste (che ormai da qualche decennio si ampliano al ritmo di circa cento ettari all'anno) influenzano in modo positivo la qualità dell'aria e del clima, favorito anche dall'orientamento della valle, che si allunga prevalentemente da Ovest verso Est. Il paesaggio tipicamente alpino della Val di Fiemme è caratterizzato soprattutto dall'abete rosso che riesce a sviluppare un'altezza di 50 metri, con esemplari che raggiungono una circonferenza fino a 6 metri e un volume di tronco di 25/30 metri cubi: ovvero, quanto serve per costruire una casa.
I boschi della Val di Fiemme appartengono quasi esclusivamente ai Comuni e alla "Magnifica Comunità di Fiemme", un'originale e antichissima istituzione di reminiscenza longobarda che dal 1100 al 1800 ha costituito una sorta di piccola repubblica nell'ambito del principato di Trento. A Cavalese, presso la Pieve dell'Assunta, a testimonianza dell'istituzione medievale, è ancora visibile un manufatto di forma circolare, cd. banc de la rason dove i fiemmazzi si riunivano in assise per discutere e prendere decisioni civili. La Magnifica Comunità di Fiemme è proprietaria di 20.000 ettari di foreste certificate FSC e PEFC. La sua storia, ampiamente documentata, permette di risalire per quasi un millennio nelle tradizioni e nella cultura della Val di Fiemme.
La Val di Fiemme è impegnata nella lotta per la protezione dell'ambiente con numerose attività messe in atto dai singoli Comuni e dall'intera comunità di valle.
(da Wikipedia)